martedì 12 novembre 2019

Una serata esclusiva: l'Archeocena nella Villa di Caius Olius Ampiatus

Il 19 ottobre abbiamo avuto il piacere di organizzare un'Archeocena in una villa antica sepolta dall'eruzione del 79 d.C.
La villa è quella Caius Olius Ampiatus ed è una struttura rinvenuta negli anni 80 che si trova nel quartiere periferico di Napoli di Ponticelli. E' una villa rustica, di quelle dove si produceva principalmente il vino, ma anche l'olio e racconta, con i suoi resti, una realtà operosa antica di duemila anni.

Il Triclinio con gli ospiti e Pasquale a fare da magister per la serata

 L'evento è partito dall'invito che ci è arrivato dal Rotary Community Corp Napoli Est che abbiamo accolto con tanto entusiasmo e che
ci ha proiettato in un lavoro di organizzazione e di logistica notevole, senza precedenti.
Tante sono state le possibilità che ci sono state concesse, come quella di far sedere gli ospiti intorno ai tavoli disposti a "triclinio", di illuminare la villa con le fiaccole per realizzare un'atmosfera davvero suggestiva oppure di creare degli angoli evocativi come è successo per il Larario che abbiamo sistemato in un angolo dell'antica sala del triclinio.

Il nostro Larario tra le mura antiche
 Abbiamo accolto 16 ospiti in quella che era la cella vinaria e tra i dolia abbiamo iniziato il nostro percorso fatto di buon cibo, ottimo vino e la descrizione delle usante e abitudini della Roma Antica a tavola.
Il menù, composto da una dozzina di portate l'abbiamo studiato tra le pietanze che meglio raccontavano la stagionalità (come sempre facciamo) ricevendo una notevole approvazione da parte degli invitati. Anche i vini, sempre attinenti e calibrati al momento storico di riferimento, hanno riscosso successo e hanno regalato alla serata quel tocco di ulteriore ricercatezza.

La Cassata di Oplonti, la frutta e la rosa: la Seconda Mensa
Abbiamo rispettato le tradizioni iniziando il banchetto con la Gustatio dove tra una portata di uova, una di legumi, una di cereali, di pesce, di ortaggi eccetera, abbiamo condotto gli ospiti in un excursus a 360° tra i sapori antichi. Siamo poi passati alla Prima Mensa dove due portate di carne e due contorni l'hanno fatta da padrona. Per concludere il banchetto, durante la Seconda Mensa, abbiamo proposto la Cassata di Oplonti e dell'uva e melagrana per frutta. 
Il banchetto si è concluso con il Simposio, dove tra un assaggio di vino Mulsum al pepe o al formaggio abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere sulla musica antica con l'associazione Mainomai (da noi invitata). A dire il vero Marco e Laura di Mainomai ci hanno fatto compagnia per tutto il banchetto suonando e danzando musiche antiche. Marco ha suonato tra gli altri la lira e gli aulos  (strumenti che lui stesso studia e riproduce), mentre Laura ha danzato sulle note antiche accompagnandosi con i cimbali. Credeteci, è stato uno spettacolo unico che difficilmente gi ospiti dimenticheranno.

Mainomai: musica e danza antica
Torniamo da quest'esperienza molto motivati. C'è stato un duro lavoro alle spalle di questa archeocena ma tantissime sono state le gratificazioni e tanti anche gli stimoli per andare avanti e migliorarci proponendo "cose belle".
Prosit, alla nostra associazione.

Un momento suggestivo

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