Il 19 ottobre abbiamo avuto il piacere di organizzare
un'Archeocena in una villa antica sepolta dall'eruzione del 79 d.C.
La villa è quella Caius Olius Ampiatus ed è una struttura
rinvenuta negli anni 80 che si trova nel quartiere periferico di Napoli di
Ponticelli. E' una villa rustica, di quelle dove si produceva principalmente il
vino, ma anche l'olio e racconta, con i suoi resti, una realtà operosa antica
di duemila anni.
Il Triclinio con gli ospiti e Pasquale a fare da magister per la serata |
L'evento è partito dall'invito che ci è arrivato dal Rotary
Community Corp Napoli Est che abbiamo accolto con tanto entusiasmo e che
ci ha
proiettato in un lavoro di organizzazione e di logistica notevole, senza
precedenti.
Tante sono state le possibilità che ci sono state concesse,
come quella di far sedere gli ospiti intorno ai tavoli disposti a
"triclinio", di illuminare la villa con le fiaccole per realizzare
un'atmosfera davvero suggestiva oppure di creare degli angoli evocativi come è
successo per il Larario che abbiamo sistemato in un angolo dell'antica sala del
triclinio.
Abbiamo accolto 16 ospiti in quella che era la cella vinaria
e tra i dolia abbiamo iniziato il nostro percorso fatto di buon cibo, ottimo
vino e la descrizione delle usante e abitudini della Roma Antica a tavola.
Il nostro Larario tra le mura antiche |
Il menù, composto da una dozzina di portate l'abbiamo
studiato tra le pietanze che meglio raccontavano la stagionalità (come sempre
facciamo) ricevendo una notevole approvazione da parte degli invitati. Anche i
vini, sempre attinenti e calibrati al momento storico di riferimento, hanno
riscosso successo e hanno regalato alla serata quel tocco di ulteriore
ricercatezza.
Abbiamo rispettato le tradizioni iniziando il banchetto con la Gustatio dove tra una
portata di uova, una di legumi, una di cereali, di pesce, di ortaggi eccetera,
abbiamo condotto gli ospiti in un excursus a 360° tra i sapori antichi. Siamo
poi passati alla Prima Mensa dove due portate di carne e due contorni l'hanno
fatta da padrona. Per concludere il banchetto, durante la Seconda Mensa,
abbiamo proposto la Cassata
di Oplonti e dell'uva e melagrana per frutta.
La Cassata di Oplonti, la frutta e la rosa: la Seconda Mensa |
Il banchetto si è concluso con il
Simposio, dove tra un assaggio di vino Mulsum al pepe o al formaggio abbiamo
avuto modo di scambiare quattro chiacchiere sulla musica antica con
l'associazione Mainomai (da noi invitata). A dire il vero Marco e Laura di
Mainomai ci hanno fatto compagnia per tutto il banchetto suonando e danzando
musiche antiche. Marco ha suonato tra gli altri la lira e gli aulos (strumenti che lui stesso studia e riproduce),
mentre Laura ha danzato sulle note antiche accompagnandosi con i cimbali. Credeteci,
è stato uno spettacolo unico che difficilmente gi ospiti dimenticheranno.
Mainomai: musica e danza antica |
Torniamo da quest'esperienza molto motivati. C'è stato un
duro lavoro alle spalle di questa archeocena ma tantissime sono state le
gratificazioni e tanti anche gli stimoli per andare avanti e migliorarci
proponendo "cose belle".
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